Artistic perspectives on metal erosion
Allineare nozioni di chimica, meccanica e storia dell’arte per restituire della tecnica dell’incisione una lettura autoriale: con Ornamentum, De Castelli torna alla radice della decorazione e lo fa puntando sulla lentezza del gesto manuale. Dopo Glyphé e Biomorphic, due affondi distinti nella tecnica della forgiatura e della deformazione organica della materia, quest’anno l’azienda veneta, presenta una declinazione del tutto personale di incisione: la terza puntata di una storia che intreccia design e decoro in nome della sperimentazione.
Mettendo a sistema processo industriale e alto artigianato, il Ceo Albino Celato, ancora una volta intreccia visione strategica e creatività: il risultato è una collezione di lastre di rame e ottone che si animano con la forza del progetto.
“Quella dell’erosione è una tecnica decisamente versatile: agendo in maniera eterogenea sulle superfici, lascia sopravvivere un certo grado di impurità”
afferma Albino Celato. Perfetto non è dunque ciò che è replicabile, perché è nell’imperfezione che si annida il fascino dell’unicità.Diversi e ugualmente figli del medesimo processo: antico e misterioso. Mai impeccabile, ma a misura di contemplazione.
La terza dimensione è ormai una sfida vinta: le opere realizzate per Ornamentum, dai 31 progettisti coinvolti, parlano. Sfiorandole raccontano la storia non solo di chi l’ha scritta, con lettering, grafiche optical e storytelling organici, ma anche di chi l’ha realizzata.