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Ordita

Weaving metal and textile into a new narrative

Ogni materia custodisce un segreto, un’intuizione nascosta che aspetta solamente di essere raccontata. Nell’incontro tra De Castelli ed Evelina Antuono, il metallo e il tessile – mondi apparentemente distanti – si fondono in un processo alchemico in cui la tridimensionalità della trama tessile si trasforma in volume, spessore e riflessi vivi. In occasione della Milano Design Week 2025, l’azienda svela così sei nuove superfici che reinterpretano il gesto artigianale della tessitura attraverso l’espressività del metallo, aprendo un capitolo inedito nel racconto della materia e della sua metamorfosi.

In questo contesto, l’incontro tra Albino Celato, CEO di De Castelli, ed Evelina Antuono, texile designer, si configura come un raffinato momento di contaminazione tra il sapere artigianale consolidato e nuove prospettive di innovazione, capace di tradurre un’esperienza tattile, originata nel mondo del tessile, in superfici in metallo che parlano una lingua inedita fino ad oggi.

Il processo produttivo vede così l’incontro di geografie, competenze e sensibilità diverse, riunite sotto la lente della precisione delle tecnologie più avanzate e l’attento e sapiente occhio dei maestri artigiani della famiglia De Castelli. In ogni fase, dalla scelta delle materie prime fino ai trattamenti chimici, meccanici e manuali, De Castelli consente alla materia di esprimere la sua vera essenza, rispettandone il carattere e l’identità.

In questo progetto, l’ordito rappresenta quel solido fondamento che sostiene ogni cinnovazione, mentre la trama – l’intricarsi dei dettagli e dei pattern, tipici della tessitura – si evolve e si espande per dare vita a superfici inedite. È proprio questa fusione, audace e ardita, a dimostrare come il passaggio dalla leggerezza del tessuto alla solidità del metallo possa sfidare ogni convenzione.

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Il risultato di questo percorso di ricerca è una collezione di superfici in metallo che va ben oltre il concetto di finitura: si configurano come un linguaggio
espressivo, in cui la materia diventa veicolo di emozioni e significati. I processi di ossidazione, combinati con tecniche di martellatura e satinatura, hanno permesso di ottenere effetti visivi e tattili inediti, capaci di trasformare il metallo in una tela su cui si dipingono storie di passaggio e metamorfosi. Increspature, figure geometriche, stratificazione di singoli elementi e successione di materiali dal carattere industriale: il metallo, così trattato, non è più solo struttura o rivestimento, ma diventa protagonista di un dialogo continuo tra forma, luce e spazio, dove ogni superficie racconta un percorso di trasformazione e innovazione.

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