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Tracing Venice

Una trasposizione simbolica di Venezia

Tracing Venice segue la ricerca di Zanellato/Bortotto, esposta a Homo Faber 2022 (Venezia) ed è un omaggio ai pavimenti musivi della Basilica di San Marco che De Castelli traduce in preziosi mosaici di diversi metalli.

Un’opera d’arte musiva in metallo: De Ca-stelli porta la sua ricerca applicativa sempre all’estremo della sperimentazione innestando tecnologie all’avanguardia sull’eccellenza artigianale, con risultati inediti ed esclusivi. Le lavorazioni inimitabili e le originali tecniche manuali, messe a punto dall’azienda attraverso un continuo impegno di ricerca e sviluppo, sono diventate le protagoniste di un progetto nato dall’incontro tra due percorsi quello di De Castelli e quello dei designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto: da questa affinità di visioni sono nate superfici uniche, che sorprendono per la loro magia realizzativa e parlano di una storia millenaria.

“Riportare la bellezza dei pavimenti della Basilica di San Marco nei nostri materiali. E suscitare un’emozione, che il valore più alto nella creazione di un’opera. Abbiamo trasposto la valenza del marmo, la particolarità delle lavorazioni e la giustapposizione cromatica di quei mosaici in pietra in un materiale diverso, il metallo, che qui ha dimostrato un’inaspettata capacità di leggerezza, prospettiva e profondità superficiale. Evocare le cromie dei pavimenti della Basilica di San Marco . stato estremamente difficile, perchè i colori dei marmi hanno caratteristiche differenti. Così come restituirne il deterioramento da parte del tempo e degli agenti atmosferici, frutto di superfetazioni ed erosioni secolari. Nei tableau abbiamo ricreato l’idea della consunzione e dell’erosione in materiali nuovi dimostrando che, anche nel metallo, l’invecchiamento e l’usura possono diventare un elemento di valorizzazione”, come racconta il Ceo Albino Celato.

Un insieme complesso ed elaborato di motivi ornamentali musivi dal profondo significato simbolico. Un’opera fuori dal tempo che racchiude in sé storie e mondi lontani. San Marco è un cantiere millenario, e racconta attraverso le sue bellezze la storia stessa della città, della sua potenza e delle sue conquiste, delle scoperte provenienti da lontano che ancora qui risiedono. I suoi pavimenti sono messaggeri di un modo di fare antico che si è tramandato nei secoli, inseriti in un mondo nuovo che lotta per preservarli.

Zanellato/Bortotto

Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto fondano lo studio Zanellato/Bortotto a Treviso nel 2013. Nello stesso anno presentano al Salone Satellite di Milano il loro primo progetto, la collezione Acqua Alta, omaggio alla citt. di Venezia che segna l’inizio di una lunga e continua ricerca sulla relazione tra i luoghi e lo scorrere del tempo, attraverso l’analisi e la reinterpretazione di tecniche artigianali legate al territorio. Il lavoro dello studio spazia dal design del prodotto alle edizioni limitate per gallerie, dall’art direction per aziende alla progettazione di interni.

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